Le zavorre contro l’evoluzione umana… Come scovarli e gestirli se hai a cuore il tuo benessere e la tua crescita personale.

Ti sei mai ritrovato “attaccato” ad (o da) una zavorra umana?

Hai presente quel tipo di persona che, qualsiasi cosa tu stia facendo, si sente puntualmente investita da “missione divina” nel criticarti, sabotarti o addirittura impedirti (in modo più o meno elegante) di agire?

E non importa se tu sia spaparanzato su uno sdraio in spiaggia di cazzeggio, oppure stia nuotando da 4 ore sfinito nell’acqua gelida e contro corrente…

LORO agiscono… o meglio: “reagiscono” alle azioni degli altri!  (Vendendosi spesso come illuminati o raccontandosi di essere pure “sensibili”!!!!)

Ecco… oggi voglio stimolarti qualche riflessione, in modo tale da aiutarti a sentirti libero nel “ridimensionare” l’influenza che queste personalità esercitano su di te o sugli altri, inquadrando a grandi linee i motivi per cui lo fanno, (non sempre così bonari come credono o vogliono farti credere!) fino ad arrivare alla “sfanculizzazione per direttissima grazie al salvafegato Beghelli”! (noto presidio medico linguistico indispensabile nelle emergenze!) 😉

 

 

Ironie a parte, si tratta di un argomento estremamente IMPORTANTE, specie per chi è dotato di una certa naturale empatia o attitudine a viaggiare “aperto” nelle interazioni con il prossimo.

Se sei un eremita o un pastore che vive in qualche malga del bergamasco, puoi anche fermarti qui con la lettura!

Se invece vivi di relazioni per lavoro o da “semplice essere umano”, siediti, rilassati, e cerca di cogliere il massimo dagli spunti che ti offro… se qualcosa non ti torna, o vuoi dire la tua, usa il form dei commenti a piè articolo.

 

Iniziamo facendo un po’ di ordine nei vari punti coinvolti…

 

Questa pandemia ci farà migliorare tutti…  (diceva qualcuno!!)

Ad oggi, abbiamo abbondantemente varcato la soglia dei due anni dall’inizio del fantastico casino che ci ha regalato sto cazzo di Sars-Cov-2!

…e se butto l’occhio alle conversazioni avute nei primi mesi del 2020, non posso non ricordare la mia posizione nettamente differente rispetto alla visione della bolgia “andrà tutto bbene”!

Attenzione!! Non intendo che sistematicamente “chi ha messo lo striscione sul davanzale” con quella scritta, rappresenti automaticamente lo stereotipo assoluto del soggetto del mio ragionamento… ma di sicuro, è molto più probabile che tu riconosca la figura di cui sto per parlare, tra quelli.

Disclaimer importante: voglio svelare un primo SEGRETO (che non lo è certo per chi ha studiato almeno le basi della comunicazione E LE HA CAPITE!!!!)… esistono “vari tipi di linguaggio e scrittura” strutturati per ottenere un FINE BEN PRECISO.   Senza scendere troppo nei dettagli, spesso ne uso uno in cui “scrivo o parlo del peccato”, omettendo volutamente di parlare del peccatore!! 

Al netto della “lezione teologica” annessa, questo modo di “esprimersi” permette molto velocemente di inquadrare con chiarezza devastante alcune caratteristiche dell’interlocutore che subentra con obiezioni, critiche, giustificazioni o lezioni MAI richieste!

Ad esempio: SE qualcuno interagisce “pregiudicando” le persone invece che ascoltare dedicandosi a comprendere il concetto espresso e trarne una lezione, parlando o scrivendo in modo “impersonale”, lo sgami in un secondo.

Un detto popolare recitava: “la prima gallina che canta, ha fatto l’uovo”!  

A me piace anche ricordare il bambino con la faccia ricoperta di cioccolato, mentre indica la sorellina “rea” (a suo dire) di aver commesso LEI il reato capitale casalingo!!

IO NON SO TE CHE LEGGI, ma personalmente, quando interagisco con qualcuno, non lo faccio di certo immedesimandomi in una sorta di “giudice divino” che ha LA SENTENZA SEMPRE SULLA PUNTA DELLA LINGUA!

PER INCISO: Chi lo fa, sappi che semplicemente sta tentando di “compensare” qualche lacuna egoica profonda o frustrazione che non ha mai processato correttamente, ergo risolto!

in masticabile: SI SENTE UN PO’ SFIGATO (o colpevole), E PER SENTIRSI MEGLIO CERCA DI RIDIMENSIONARE CHI GLI STA ATTORNO (o scaricaricargli il barile delle responsabilità che processa come COLPA, sulla schiena!)…

Attraverso “i risultati propri” non riesce a stimarsi (anzi, sono proprio quelli, molto spesso, a generare il movente di tale comportamento!), specie se valuta se stesso dall’esito del confronto con il suo interlocutore! Quando ha davanti uno messo peggio di lui, si sente bene… quando invece ha qualcuno messo meglio (da cui potrebbe imparare e migliorare!) invece si sente male e reagisce “allontanando”!

(lo schema mentale sintetizzato lo trovi cliccando QUI)

 

Ecco quindi un SECONDO SEGRETO: “chi sminuisce gli altri, di solito è l’unico modo che ha imparato per sentirsi meno sfigato”!

Ma su questo ci torniamo più avanti…

 

Agli esordi del periodo della pandemia, come dicevo, mi imbattevo puntualmente in questa visione forzatamente positiva su cui bastava soffiare appena, per far emergere “un paura molto profonda”.

Con grande rispetto per la “delicata verità intima di alcuni di questi interlocutori”, ho sempre cercato di spostare il focus della conversazione su un piano più razionale:

“Ti risulta forse che, sotto pressione e di fronte a qualcosa di sconosciuto e potenzialmente letale, TUTTI tirino fuori il loro meglio???”

…o più banalmente: Ognuno tende ad acuire le proprie caratteristiche?

 

Difficilmente questa riflessione veniva accolta con sufficiente coraggio…

L’idea che uno che si comporta da stronzo, si riveli ancora più stronzo… e idem con cattivo, violento, egoista etc… di certo non poteva giovare “all’emozione della PAURA“!

A nulla, o quasi, valeva riportare la prospettiva in un contesto più oggettivo… dove oltre alle “famigerate caratteristiche NEGATIVE” esistono tuttavia anche quella serie della controparte POSITIVA!

 

Ed eccoci ad un ulteriore punto saliente: PAURA e POLARIZZAZIONE.

 

TERZO SEGRETO: “Le dicotomie trasformano le scelte in dilemmi, e vengono utilizzate PER POLARIZZARE”!

Solo questo argomento, richiederebbe almeno 2 libri interi!!!

Ma IPER sintetizzando il concetto, giusto per capirci:

 

Ogni forma “dicotomica” (giusto/sbagliato, positivo/negativo, buono/cattivo, luce/ombra, bicchiere mezzo pieno/mezzo vuoto, etc etc) crea una SEPARAZIONE NETTA in due fazioni, indipendentemente  dal “concetto oggetto delle nostre attenzioni”!

Ora, in un’epoca dove alcune conoscenze di “altri mondi” sono state sdoganate e vendute troppo spesso senza arte ne parte, LA DUALITA’ che rappresenta “uno dei tasselli” di filosofie a noi molto distanti (come quella taoista che ha inciso profondamente sulla cultura orientale), è divenuta oggetto di una DISTORSIONE PARZIALE E ULTRA BANALIZZATA  di qualcosa che, se estrapolata fuori contesto, non solo perde del suo significato reale, ma finisce per tradursi in qualcosa di diametralmente opposto agli obbiettivi prefissati!

I motivi e le dinamiche legate a questi meccanismi umani, sono piuttosto articolati, ma voglio provare a fornirti dei piccoli riferimenti sufficienti almeno ad intuirne i fattori salienti.

Ad esempio, la differenza tra “scelta e dilemma”.

LE SCELTE, sono come una sorta di bivio “con almeno 3 possibili vie su cui incamminarsi”.

I DILEMMI, ne hanno solo due… in tal caso il POTERE DECISIONALE (ovvero la “capacità di recidere le alternative”) assume una sembianza particolare che, alle “menti più superficiali”, appare come qualcosa DI MOLTO SEMPLICE, ma non lo è per nulla!

(andate a chiedere a Shakespeare e ad una mente come la sua…se i dilemmi lo siano veramente!!!!!!!!!!!!!!)

In preda a questa “presunta facilità percepita”, tutto viene ridotto ad una sorta di metà BUONA e metà CATTIVA!

CHI MAI AVREBBE DUBBI SE INCAMMINARSI VERSO LA “BUONA VIA E ALLONTANARSI DA QUELLA CATTIVA”?

Nel gioco delle “percezioni”, ciò che si crede, è più rilevante rispetto di ciò che si capisce ed è reale!

Rendo semplice e dicotomica la percezione, et voitlà… chi ha la mente abituata a processare le informazione come nello schema del subumano che hai capito dal link, funziona a mo di “automa”.

 

In pratica, le polarizzazioni servono A DIVIDERE in due schieramenti… laddove lo scopo dichiarato di filosofie e religioni, (attraverso l’AMMMORE che predicano) “dovrebbe essere proprio quello di UNIRE“!

 (leggi QUI se vuoi approfondire!)

(oppure QUI se ti interessa la visione TAOISTA in 4 parole)

(QUI per rivedere lo schema mentale che si innesca)

 

Ps. nel mondo delle filosofie, esistono vari riferimenti alle dualità (come giusto e sbagliato), o al numero 3 (trinità, trilogie e affini). Sappi che “questo numero 3”, compare in varie forme anche da noi (paradiso, purgatorio e inferno) ed in qualche modo conduce ad un aspetto molto importante anche nella visione religiosa: quello dell’EVOLUZIONE.

In 2 parole: 1+1=3… le filosofie ci si perdono un questa apparente visione paradossale e allergica alla matematica, molto semplicemente, si riferiscono ad UN uomo più UNA donna, generano un figlio (3)… l’evoluzione… 😉   Semplice no?!? 😉

 

Le religioni “per come sono conosciute dalle masse” (ma ormai non solo quelle!!!!! lo fa anche la politica, lo sport e il marketing), attuano queste conoscenze, per strutturare una forma mentis nei credenti, che li renda suscettibili a tutte quelle dinamiche emotivo cognitive che rendono una persona manipolabile e vulnerabile! (impedendo de facto la sua evoluzione cognitica, al fine di sfruttarla impunemente)

 

“Dividi et impera”… e qui mi fermo! (almeno in questo articolo!)

 

Ps.Mi prudono le dita dalla voglia di spiegartele passo per passo, lo giuro!!!   ma veramente… mi troverei a scrivere per ore, e a te scoppierebbe la testa o sanguinerebbero occhi (o le orecchie se lo facessi a voce!!!)

 

QUARTO SEGRETO: La legge di Wilphredo Pareto

Fai una breve ricerca sulla famigerata “legge dell’80/20”!!!

Insieme a Fibonacci, Benford etc… ci sono alcuni “leggi matematiche” che lasciano a bocca aperta i matematici stessi che le studiano da una vita… figurati l’effetto che hanno sulle persone “comuni”… e dato che stavamo parlando di numeri, approfondiamo con un pizzico di curiosità.

 

Quella di Pareto, brevemente, mostra uno strano “rapporto” che trascende contesti ed epoche… in ambito sociale, ad esempio, l’80% della conoscenza è da sempre a portata di mano di solo un 20% della popolazione!!!

Ma nell’attuale epoca dell’informazione digitalizzata e di internet GRATIS, questo assume i connotati di un vero paradosso, perchè se è vero che in passato la “possibilità di informarsi ed istruirsi” era un limite estremamente gravoso, OGGI DI CERTO NON LO E’!

Tuttavia, la pandemia lo ha dimostrato ulteriormente, la possibilità di informarsi “non ha fatto statisticamente differenze”!!! …se non alimentando un problema di fondo, che è emerso in modo molto più evidente, talvolta violento, ma pur sempre non modificando le percentuali del Wilphredo!

Se ci rifletti, anche prima di internet, esistevano le biblioteche e archivi di testi specifici ovunque… ma le persone venivano scoraggiate dal fatto che, aprendo un’enciclopedia media (ad esempio), alla terza riga di un qualsiasi argomento ci si trovava di fronte ad un muro superabile esclusivamente AL PREZZO DI ACQUISIRE LE COMPETENZE NECESSARIE per capire ciò che si stava leggendo!

Il web, e le versioni “banalizzate” di qualsiasi argomento, ha creato una sorta di “mangiatoia per presuntuosi”, dove CREDERSI COMPETENTE è diventato molto molto facile!

Peccato che l’AVERE ACCESSO ALLE INFORMAZIONI ed ESSERE IN GRADO DI PROCESSARLE CORRETTAMENTE “senza semplificazioni o banalizzazioni”, non siano sinonimi!

“INFORMÁTI docet!!!!”

 

Questo periodo, passerà alla storia SI per i casini legati alla PANDEMIA MONDIALE, ma anche per realtà meno globali (come quella ITALIANA!) eppure, per certi versi, ancora più disastrose, come l’INFODEMIA!!!

Brevemente:

“La disponibilità sconfinata di informazioni al cospetto di un’utenza il cui analfabetismo funzionale DOVREBBE FAR RABBRIVIDIRE, ha creato un problema sociale ENORME… dove l’80% della popolazione si è rivelata NON IN GRADO di distinguere tra DISINFORMAZIONE, MALINFORMAZIONE e INFORMAZIONE ATTENDIBILE!

Questo fenomeno, a costo di apparire “cacofonico” con certi argomenti, è il risultato di soli 3 problemi comportamentali “a monte” : PIGRIZIA, PRESUNZIONE e ARROGANZA…

Ma mentre la prima può essere superata “grazie AL BISOGNO” e la seconda “con un po’ di UMILTA'”, la terza caratteristica rappresenta UN DRAMMA UMANO INCOMPRESO!    (che, curiosità, in oriente è considerata al settimo livello di malattia: IL PRIU’ GRAVE!

Il vero “cancro evolutivo”.

TU… di quale parte di popolazione fai parte???

“Gli informàti”?

…o con UMILTA’ sei perfettamente in grado di capire che “avere accesso alle informazioni” e “possedere o acquisire competenze” SONO DUE SPORT DIVERSI, e che richiedono UN PREZZO DA PAGARE INFINITAMENTE DIVERSO?!?!?!?

 

Sapere, capire, comprendere e farne un’abilità propria, fa tutta la differenza di questo mondo!

Ora vorrei esprimere una preoccupazione personale, scaturita da un’inequivocabile verità ridondante in cui continuo ad imbattermi:

“uno dei drammi peggiori che ha fatto emergere questa pandemia/infodemia, è il livello di competenza docente PESSIMA”!

 

Per chi non mi conosce: mi occupo di insegnamento da ormai 30 anni… ma se c’è qualcosa che faccio da quando sono nato, quello è IMPARARE!

 

Sono uno sfegatato tifoso “dell’apprendimento”… ed una delle cose che, da docente, mi ha sempre turbato, è stato lo scontrarmi con una realtà media dove, paradossalmente, CHI INSEGNA “FA SCHIFO NELL’IMPARARE”!!!!

Lo so, sono parole “forti”… ma quando una guida non è in grado di leggere “il potenziale” di un guidato, di conseguenza non potrà intercettarlo, farlo emergere, e tradurlo in “risultati per chi a lui si è affidato”!

Ci vogliono un set particolare di caratteristiche personali, ma anche delle competenze che “devono essere acquisite” ad un prezzo molto caro!

NO! Avere la percezione, la sensazione, “credere” che chi si ha davanti possa essere un aquila, e non si riesce nemmeno a vedere che è un POLLO, non solo non si tradurrà MAI in un reale aiuto per il pollo… ma genererà una spaccatura nella consapevolezza del povero pennuto, che lo farà sfracellare al suolo al primo tentativo di volo dalla rupe!

Premetto che “alla fine dell’analisi”, ci si imbatte nei 3 problemini comportamentali che ho accennato poc’anzi (pigrizia, presunzione ed arroganza), ma che l’epilogo a cui conduce qualsiasi “via” che si voglia intraprendere, giunge al PRINCIPIO DEL PREZZO DA PAGARE!

Chi insegna, a mio modesto parere, dovrebbe essere un esperto di apprendimento padroneggiare questi 3 sabotatori e sostituirli con UMILTA’, VOLONTA’ e COMPETENZE!

Se pena i 3 sabotatori o non possiede reali abilità nell’apprendere, come diavolo “può pensare di guidare qualcuno nel farlo”?!?!?!!

Attualmente, anche persone “a me particolarmente vicine”, sono cadute in una sorta di “baratro psicoemotivo” a cui tentano di compensare annaspando in ruoli attraverso cui si arrogano l’ingerenza di voler guidare GLI ALTRI, in qualcosa che loro per primi sono incapaci di affrontare, risolvere, o persino vedere!!!

CHI MAI POTREBBE RISOLVERE UN PROBLEMA CHE NON E’ NEMMENO IN GRADO DI SCORGERE?!?!

 

E visto che la pandemia, oltre allo slogan “andrah tutto bbeneh” (che ormai sistemicamente mi irrita OGNI beata volta in cui lo sento in qualche film o discorso!!!!), ed alla figura degli “informatih”, ha prodotto un inasprimento sorprendente della “celebrazione dell’incompetenza”!

…per non parlare della demonizzazione della diversità, di principi evolutivi e selettivi come il merito o dinamiche come la “competizione”!

Persone nei fatti incapaci di imparare o con grandi problemi di apprendimento (ergo di migliorare/evolvere sul piano umano!), con la complicità del facile accesso alle informazioni divenuto di moda, non fa che abbuffarsi in libri sull’INTELLIGENZA EMOTIVA o partecipare a spettacoli tenuti da filosofi… alimentando quell’errore sistemico per cui si confonde IL SAPERE con L’ACQUISIRE LE COMPETENZE!!!!!

Per usare una metafora informatica:

E’ come se si credesse che aumentando i giga di contenuti sull’hard disk di un computer, aumentassero la velocità, la capacità di calcolo e migliorasse la gestione dei processi interni!!!!! 

So perfettamente che se a leggere è un nerd o un appassionato di informatica, la sua reazione a questo passaggio spazierebbe dalla “grassa risata”, ad un fastidioso eritema nel sottoscroto condito con una serie di tic nervosi e sindrome di Tourette!!!!

Ma per chi come il sottoscritto, si dedica con passione sfegatata impiegando tempo ed energie in modo esagerato alla sfera delle facoltà connesse al mondo dell’apprendimento, la stessa reazione subentra quando mi imbatto “in simil DOCENTI che elargiscono lezioni a cazzo e per giunta su qualcosa che nemmeno sono in grado di capire LORO per primi”!!!!!!!

 

SONO DEI CAMPIONI DEL MONDO DI “ZAVORRA”, EPPURE TROVANO SPAZIO PER “FAR SPINGERE GLI ALTRI”!!!

 

Chissà come mai?!?!? FORSE PERCHE’ DA SOLI NON CI RIESCONO e L’UNICA LORO CHANCE E’ RAPPRESENTATA DALL’ADESCARE SUDDITI IN ABBONDANZA CHE SPOSTINO L’ENORME ZAVORRA?!?!?!

Vivono “creando e appesantendo problemi”, e insegnano!!!!!  TI RENDI CONTO!?!?!?

 

Perchè vedi, caro lettore, esattamente come nel computer, per migliorare le “prestazioni in termini di capacità di calcolo ed elaborazione dei processi interni” ho bisogno di INCREMENTARE LA POTENZA DELL’HARDWARE (aggiungendo RAM, processore e componenti in grado di performare meglio) e l’EFFICIENZA DEL SOFTWARE (usando programmi e sistema operativo più efficienti)… così vale per le persone!!!

 

Inzuppare l’hard drive (cervello) di tonnellate di informazioni, conduce a RALLENTARE, INCASINARE e INCHIODARE le prestazioni del computer (mente)!

 

L’infodemia, ha dimostrato che è umanamente successo proprio questo!!!

La corsa smodata all’informarsi (spesso in preda di esclusive pulsioni emotive inconsapevoli!) ha sovraccaricato “il proprio hard disk interno”, e senza aver messo mano ad un sistema operativo, software e hardware riconducibile a quello di alcune “scimmie del circo”, il sistema “ha crashato”!!!!  Tilt… kaput…

In troppi si “muovono” mossi da problemi che “si creano da soli”, ma che hanno BISOGNO DEGLI ALTRI (come forza lavoro) per essere contenuti o compensati!

Un po’ se “un esperto di debiti nei fatti”, insegnasse ad arricchirsi!!!

 

Pigri, presuntuosi ed arroganti, SONO SCOPPIATI… CADUTI IN UN BARATRO COGNITIVO, per alcuni, purtroppo, senza ritorno!

 

Usando una diversa metafora, immagina se uno che va in palestra e non è in grado di sollevare 30 chili, decidesse di caricare il bilanciere con 150!!!!

Cosa succederebbe???

Il pigro “non ha mai voglia” di allenarsi… e finisce “schiavo del bisogno”… solo quando l’esigenza di DIVENTARE FORTE supererà quella di poltrire, si metterà in marcia… ma pensa te che atteggiamento “merdavigliosamente produttivo” da cui sarà pervaso e che emanerà in chi ha intorno!!! …tra scuse infinite e ritrovandosi perennemente nell’unica via della costrizione per uscirne…

 

Il presuntuoso “rischia ancora di più”… perchè a differenza del pigro che procastina o delega fino alla nausea, nella “sovrastima delle sua capacità” questo agisce INDIPENDENTEMENTE DALLE SUE REALI CAPACITA’ E ABILITA’!!!

E’ CONVINTO CIECAMENTE DI FARCELA e corre il rischio di “caricare veramente il bilanciere” e rimanerci sotto… anche PER SEMPRE!!!

 

Che intrappola queste due figure “nel proprio atteggiamento deleterio” è l’ARROGANZA… ovvero l’incalpacità di mettersi intimamente in discussione

 

Ma mentre nel caso “del pigro”, l’esigenza interna può arrivare a creare una SPINTA ENORME (talvolta persino l’istinto di sopravvivenza!) che potrebbe anche “superare” l’arroganza, nel caso “del presuntuoso”, la questione si complica…

…perchè talvolta, le conseguenze dell’agire incosciente, può condurre a conseguenze IRREVERSIBILI!

Immagina che ci provi da solo e per qualche motivo riesca anche a sganciare il bilanciere caricato con 150 chili… se non si fa aiutare da nessuno, potenzialmente può rimanerci secco… o comunque procurarsi dei danni tali da non poter più tornare come prima!

 

Il PIGRO vuole anche “il beneficio”, ma spesso “usa” l’aiuto degli altri per delegare “il prezzo necessario al raggiungere lo scopo che NON HA VOGLIA DI PAGARE LUI”…

 

Il PRESUNTUOSO invece “bara con se stesso”… convincendosi che tale prezzo NON ESISTE o che sia estremamente inferiore a quello che si rivelerà nella realtà… oppure si convince di poterlo pagare sovrastimando il reale budget alla sua portata!

In entrambi i casi, il casino ulteriore, è che NON SI FA AIUTARE…!   o se lo fa, è solo circondandosi “di simili” affetti dallo stesso problema…!

In metafora: se sono in grado di sollevare 30 chili, e mi faccio aiutare da due persone che hanno la mia stessa forza, in 3 arriveremmo a 90… ergo, con i 150 chili, rimango schiacciato, PUNTO.  (ma poi, dove si è mai visto in presuntuoso che “gioca di squadra” veramente?!?!?!)

 

Concludendo…

…quando si parla di “informazioni” e di apprendimento, quindi, è doveroso fare dei sostanziali distinguo:

  • SAPERE
  • CAPIRE
  • COMPRENDERE
  • SVILUPPARE ABILITA’

Cosa distingue questi 4 punti??

 

Semplice: IL PREZZO DA PAGARE PER ONORARLI!

 

Con un telefonino in mano e l’accesso a google, BASTA SAPER LEGGERE, e quel prezzo è pagato!   Il sapere è a portata di dita!

CERTO, togli il telefonino o l’accesso ai motori di ricerca e LA REALTA’ CAMBIA IMMEDIATAMENTE!

Ma suvvia… chi OGGI non ha uno smartphone e l’accesso alla rete gratuitamente?!?!?!  (FAI LE TUE PERSONALI RIFLESSIONI SULLA QUESTIONE!)

 

In altre parole, se tu metti in mano ad una scimmia bonobo un cellulare collegato al web, potrebbe parificare il suo livello di SAPERE con gran parte degli umani… INTERNET ha “demolito” questa barriera che ci elevava rispetto ad alcuni primati!

(ovviamente è una forzatura al limite della caricatura, ma ironia a parte, ci siamo capiti no?!)

 

Cosa distingue quella scimmia bonobo da una parte di esseri umani?

La capacità di “capire” le informazioni a cui ha accesso.

Se ti va di fare qualche ricerca sull’analfabetismo funzionale, scoprirai che esistono vari “livelli” di questo “deficit cognitivo”… e se gli umani comparabili ai primati del circo non sono così tanti (stando alle stime statistiche, ma NON CI GIUREREI!), nel varcare la soglia di un “livello decente” di capacità nel capire un testo letto, purtroppo, si assiste ad una vera e propria ecatombe!

Quando ho verificato gli ultimi dati sull’argomento, si parlava di una soglia (in Italia) al di sopra del 70%!!!!

Qualcosa di pazzesco… (fuori da uno spettacolo circense, almeno!)

 

Su questo scalino, inciampano una moltitudine di umani… i motivi sono “sempre quelli”… i 3 atteggiamenti del cazzo più volte citati (a cui basterebbe anteporre della SINCERA UMILTA’ E VOLONTA’ per cambiare in meglio la propria condizione sedutastante!) e l’epilogo inappellabile del PREZZO CHE NON SI VUOLE PAGARE!!!

 

Ora, questo prezzo, nel 90% dei casi, è di natura EMOTIVA!!!! (alla faccia del cazzo di chi continua a “baioccare” di intelligenza emotiva, mentre in realtà sta solo traslando la propria viziataggine nel proprio sapere INCOMPRESO!)

Questo significa che, dal momento che “capire le informazioni che ho letto” mi COSTA in termini di disagio emotivo, NON LO FACCIO perchè “mi ritengo INTELLIGENTE EMOTIVAMENTE SE NON PROVO DISAGIO”!!!!   (e qui, lo confesso, bestemmierei che Germano Mosconi scansati e inginocchiati in segno di autentica riverenza e ammirazione!)

INTELLIGENZA…

Questi “fantocci in preda alle proprie convinzioni”, hanno qualche problemino di troppo nel decifrare il significato della parola INTELLIGENZA…

Se ti va, puoi cercare in google, e sbizzarrirti ad aprire un portone verso un OCEANO di informazioni e speculazioni più o meno sensate sull’argomento… ma riducendo ai “minimi termini” il concetto di fondo, l’intelligenza non è altro che quel set di capacità che rendono un individuo “abile nel superare gli ostacoli”… trovare soluzioni invece di trasformarli in problemi.

L’evitare di affrontare un ostacolo “per non pagarne il prezzo necessario al superarlo”, non è una forma di INTELLIGENZA… ma di opportunismo del cazzo, che starà in piedi esclusivamente fino a quando si riuscirà a FAR PAGARE QUEL PREZZO A QUALCUN ALTRO!!!  Chiaro?!?!?!

La “furbizia” proverbiale della volpe, potremmo considerarla una sorta di “impropria intelligenza sociale”, ma ESCLUSIVAMENTE NEL BREVISSIMO TERMINE!!

Perchè anche se il resto della comunità fosse composta da “coglioni” che si fanno fregare costantemente, nel momento in cui “l’avidità” della volpe superasse quella soglia che “risveglia ALMENO I PIGRI” dalla propria letargica indifferenza, emergerebbero dei malumori che, con il tempo, farebbero crollare o sicuramente riassettare equilibri e dinamiche sociali!

Significativo, dopo tutto, che in questi ultimi due anni abbia sentito “blaterare” di pecore (in modo dispregiativo) soprattutto chi lo è INCONSAPEVOLMENTE!

Ecco perchè “la volpe” non può rimanere stabile in una società di individui che non siano dei fallocefali patologici!

Nelle società che evolvono o prosperano in modo “intelligente”, durano dalla sera alla mattina!

(ricordi ad inizio articolo??? Qualcuno cerca di “sminuire chi ha intorno” per “sentirsi MENO SFIGATO”…    per una mera questione selettiva, quel tipo di individuo può circondarsi solo di idioti, possibilmente presuntuosi, ed arroganti quanto basta per garantirgli la sopravvivenza di cui abbisogna”!!!)

 

Per cui, il passaggio “del CAPIRE” quello che si legge, ha un prezzo da pagare che innesca una vera e propria strage…  seleziona un gruppo dei pari composto soprattutto da presuntuosi e pigri piuttosto arrogantelli, che sotto sotto, quel prezzo non vogliono pagarlo (loro).

 

Salendo al livello superiore, si deve oltrepassare il varco che esiste tra il CAPIRE e il COMPRENDERE!

 

Voglio evitare di tirare in ballo etimologie e spiegazioni chilometriche… semplifico:

Mentre per CAPIRE mi basta “decifrare” il senso di cio’ che è arrivato al mio cervello, il COMPRENDERE richiede un passaggio ulteriore: PRENDERE “CON”!   

Devo far “mio” quel tipo di concetto.

Sembra una banalità, ma da insegnante, ti assicuro che su questo gradino inciampa una moltitudine di persone (sempre per gli stessi sovra citati motivi eh!!! sia chiaro!)

 

Ho capito perfettamente il concetto, ma se provo a “spiegarlo”, NISBA, NADA, TABULA RASA… e via di processioni di giustificazioni, esempi, SE, MA, FORSE, PERO’, NO… tonnellate di parole buttate li “per la semplice incapacità di accettare che NON SI E’ COMPRESO”!

In altre parole, con l’aiuto di qualcuno che mi spiega, sono perfettamente in grado di PROCESSARE UN CONCETTO, ma senza questo assist, fatalità, NON RIESCO!   …almeno fino al momento in cui non avrò compreso veramente!

Ho il concetto in mente, ma da li non si schioda… non esce a parole, figuriamoci nei fatti!

 

Perchè centra il Gong Fu (Kung Fu)…

Se non l’hai mai fatto, clicca QUI e corri a leggerti che cavolo è VERAMENTE sta cosa…!!!

Ti si aprirà una pagina che ti porterà al primo di una serie di articoli, che ho scritto anni fa, da “insegnante di gong fu”!

Grossolanamente, tale concetto, indica l’attitudine a sviluppare delle abilità e migliorare, espressa in relazione al tempo ed alle energie impiegate per farlo!

Sviluppare delle abilità, è un processo che coinvolge ognuno di noi… tuttavia crea anche delle “distinzioni enormi” tra il livello con cui si è in grado di esprimerle e la modalità in cui lo si raggiunge!

 

Ci accomuna, ma ci distingue tutti!

Ed al netto di “caratteristiche innate” personali e diverse, sai in cosa ci differenzia in maniera inequivocabile?

 

IL PREZZO che ognuno di noi accetta di pagare, per sviluppare certe abilità!

 

Per cui non si parla più di caratteristiche innate, ma di tutta quelle serie di attitudini e caratteristiche SVILUPPABILI pagando il prezzo necessario…

Si parla di studio e apprendimento…

 

A questo livello, il taglio selettivo è impressionante… Più qualcuno è intimamente disposto a “pagare il prezzo necessario a migliorare”, e più sale, evolve…

Minore è la disponibilità a pagare questo prezzo, meno si evolve.  PUNTO.

 

CHIUDIAMO IL CERCHIO!

Dopo tutti questi spunti di riflessione, e riferimenti alla pandemia (che non prenderei come “causa”, ma come “termometro” della febbre da cui la nostra società attuale è affetta), dovrebbero risultare chiare due cose:

  1. Ci sono persone che “hanno budget limitato” da spendere per imparare e migliorare (mancano mezzi)
  2. Ce ne sono altre che  banalmente “non vogliono intaccarlo”,  e preferiscono “estorcerlo ad altri ignari pagatori inconsapevoli” (manca la volontà)

In una società (irrilevante se si parla di coppia, famiglia, squadra, o qualsiasi riferimento espressivo del concetto), è molto importante che tu capisca la differenza tra quei due tipi di persone, perchè se non lo fai, rischi di finire nella “ruota del criceto” a pagare il prezzo di “benefici” che tu potresti ottenere, e che altri ti estorcono con furbizia, magari rivendendoteli in cambio DI ALTRO, o finendo per “cacarti addosso il loro disagio” quando smetti di farlo!

 

La cosa forse più deleteria in assoluto, è che nel non distinguerli, ti privi del TUO potenziale (budget) che potresti impiegare diversamente, e ti ritrovi a camminare sulla tua via “con una vera e propria zavorra”, che se non intercettata e valutata correttamente, potrebbe anche arrivare ad impedire di muoverti!

Per chi come il sottoscritto, nuota nel mare della formazione da 30 anni con innata curiosità ed una passione sfegatata “per l’IMPARARE”, ciò che sta accadendo attualmente e che non è ancora stato percepito con sufficiente chiarezza, è LA GRAVITA’ della diffusione di docenti, ripeto, totalmente inadatti o incapaci nell’imparare!

Perchè mentre il “singolo” vale uno, un insegnate o persona influente, vale tanto quanto l’impatto moltiplicato che riesce ad avere sugli altri… se i guidati sono bambini, crea altre zavorre che potenzialmente possono moltiplicare a loro volta le zavorre una volta divenuti adulti… se sono già adulti, il passaggio e l’effetto sono più diretti!

Individui che sulla carta dovrebbero “guidare” sulla via dell’apprendimento, ma che nei 4 punti discussi poc’anzi, si schiantano puntualmente allo scalino “del comprendere”, se non a quello addirittura del capire!

 

In tutta franchezza (sappi che uso i vari social spesso per sperimentare e studiare tecniche di scrittura) inizio un po’ anche ad averne le palle piene di imbattermi in “egomani che vaneggiano di intelligenza emotiva” (tanto di moda ultimamente tra le varie figure di formatore in auge) e che esordiscono con deficit cognitivi da “campione del mondo nella specialità di Dunning Kruger Effect e bias affini!

Tra l’altro sto attraversando un periodo di vita particolarmente “impegnativo”, e buttacaso, proprio nei periodi difficili emergono comportamenti atavici che si osservano nelle società da sempre:

Chi “appare” debole e ferito (uso il verbo apparire perchè la percezione della realtà, diversamente dagli animali, tra gli umani è qualcosa che dipende più da chi osserva che dall’osservato!), è improvvisamente OGGETTO delle attenzioni di vari tipi di predatore… da quelli più “Nobili” come leoni e lupi, a sciacalli, iene, avvoltoi e saprofagi!

PER INCISO:

  • si è oggetto di attenzioni da chi è mosso da “buone intenzioni” e sa cosa fare
  • da chi è mosso da “buone intenzioni” ma non ha nessuna competenza in termini di aiuto concreto
  • da chi “ha un interesse personale ad aiutare (per un proprio tornaconto)” e sa cosa fare
  • chi “ha solo un interesse personale e non ha nessuna competenza in termini di aiuto concreto

La metafora dei predatori naturali, ti assicuro che permette di “intercettare” alcune personalità umane in modo quasi sempre inappellabile, e distinguere almeno di quale categoria tra le 4 faccia parte, è qualcosa di particolarmente utile!

In un mondo “sintonizzato sull’apparenza”, vestirsi da “vincenti” obbliga ad aderire a schemi che, sul medio e lungo termine, arrivano a cambiare atteggiamenti, comportamenti e personalità di persone CHE ANCHE SE CONOSCI DA SEMPRE, finiscono per subire i cambiamenti che impone la realtà sociale (dei “percepiti come VINCENTI!”, non di chi lo è veramente, intendiamoci!).

Ed in un ambiente del genere, non padroneggiare la capacità di leggere le persone ed adattarsi ai cambiamenti della realtà, “taglia fuori” o relega al ghetto “dei perdenti”! (ricordati dai frame “dicotomici”)

Non ci si può permettere di “non abbracciare i cambiamenti”… ognuno di noi, che piaccia o meno, che lo si voglia o meno, che lo si accetti o meno, CAMBIA dal giorno del primo respiro a quello dell’ultimo… (in realtà anche prima e dopo… almeno per un po’ di tempo, ma ci siamo capiti!)

…quel cambiamento tuttavia, NON E’ DETTO CHE SIA UN MIGLIORAMENTO!!!

Fare in modo che si traduca in quello è sostanzialmente UNA SCELTA che comporta “un prezzo da pagare”!

La realtà in cui siamo attualmente immersi, evolve ad una velocità che non si è mai vista nella storia… più questo avviene, e più velocemente bisognerà intercettare e interpretare tempestivamente.

Ecco perchè, da amante sfegatato dell’imparare e del guidare sulla via del farlo, ritengo che MAI COME ORA, l’arte dell’imparare e del miglioramento sia qualcosa di cosi’ importante!

E se osservare lo stuolo impietoso di greggi che “belano dando della pecora a chi non lo è” non mi sorprende, imbattermi in individui TOTALMENTE INCAPACI E INADATTI allo sviluppare abilità, “che occupano paradossalmente ruoli da docente” mentre dimostrano palesemente un livello di analfabetismo funzionale impietoso, mi disturba e mi spinge a riflettere costantemente…

 

CERTO, insegnare in questo contesto saturo di “polli che sono stati convinti dalla nascita di essere aquile” senza merito alcuno, non solo è difficile come MAI PRIMA, ma espone anche ad una sorta di “alchimia inversa” per cui si diffonde “oro” e la maggior parte delle volte torna una montagna di merda…

 

Mentre fanno affari facili, truffatori, fuffari e ciarlatani, semplicemente perchè risuonano con la maggioranza della società allo sbando.

 

In metafora, immagina una società di cui una fetta spaventosa di persone è tossico dipendente…

Poi mandaci un “terapeuta che ha dedicato la sua vita ad aiutare tossici a riscattare la propria esistenza veicolando tempo ed energie insegnando a produrre risultati SANI nelle varie comunità”…

…e mandaci uno spacciatore che “vende droga a basso costo…

 

INDOVINA CHI HA SUCCESSO e chi si ritrova a correre nella ruota del criceto seminando “soluzioni reali” mentre viene ignorato o coperto di cacca?!?!

 

Comprendiamo tutti “il provvisorio successo” degli spaccini, ma personalmente non baratterò MAI la capacità di vedere, verificare e dimostrare il proprio valore espresso in abilità, pur di avere successo IN UN CONTESTO DOVE, prima o poi, si dovrà fare i conti CON LA PROPRIA COSCIENZA e la REALTA’ DEI FATTI!

 

Perchè sul medio o lungo termine, dove vuoi che finisca una società costituita da tossici e spaccini?!?!

 

Chi ha il potenziale per “uscirne”, quando sarà costretto a farlo “come superstite”, allora lo farà… pena l’estinzione.

 

Fermo restando “che voglio credere” che molti NON LO FACCIANO PER MALVAGITA’ AUTENTICA, (vedi i 4 casi distinti qualche riga fa) l’aprire inconsapevolmente le porte AL MALE BOLLATO (come spesso viene citato nei testi orientali) e celebrarlo suppur in modo inconsapevole, produce inevitabilmente conseguenze malevole.

Quel “inconsapevole” posso accettarlo SOLAMENTE in chi non si arroga l’ingerenza di DOVER GUIDARE GLI ALTRI…

Anche il più inetto dei furbi, può fare affari tra gli idioti… ma questo non si rivelerà MAI un buon affare per la comunità!

IO IDIOTA NON LO SONO DI CERTO, e quando si confonde la mia tolleranza per una sorta di debolezza, si corre il rischio di portare tutto su di un piano empirico, dove SI DEVE DIMOSTRARE IL VALORE DELLE PROPRIE PAROLE.

Se la cosa avviene nella totale mancanza di rispetto (e con i presuntuosi arroganti è qualcosa all’ordine del giorno!), mi sento ESTREMAMENTE LIBERO DI ESPRIMERE L’EMOZIONE DELLA RABBIA! (ad esempio!)

Proprio per quella forma di INTELLIGENZA EMOTIVA di cui i presuntuosi non capiscono un cazzo, e che “per motivi loro”, sbandierano a vanvera nel mero tentativo di “non pagare il prezzo necessario a svilupparla”, ma hanno trovato una “scappatoia” per farlo pagare da qualche “compassionevole” opportunista troppo inconsapevole per rendersene conto in tempo!

 

Ora riguarda la foto ad inizio articolo, e ricorda bene:

 

” a volte, per rompere quella catena che ci blocca alla zavorra, non rimane che ricorrere alla proverbiale forza che emerge grazie alla rabbia”!!

Tieni presente che con quell’emozione, viene messa in gioco una quantità enorme di energie, che bisogna ponderare bene di impiegare… perchè sprecarle per “incomprensioni” è una forma di stupidità che puo’ costare molto caro… (come ben sanno i taoisti)

Ma ancora più stupido è chi si “incatena da solo alla zavorra di qualche convinzione” e considera “il rompere la catena” come qualcosa di negativo!

Gli opportunisti e pradatori ignobili, ci vanno a nozze nel “creare quel tipo di catene”… perchè prosperano “nello sfruttarne le dinamiche sociali”!!!

Se riescono a farti credere di essere debole e vulnerabile quando non lo sei, possono sfruttare “il potere che baratti in cambio di FALSA PROTEZIONE”, per trarne benefici loro… e mentre a livello percettivo “li consideri salvatori”, nell’ombra ti sfruttano e ti espongono alle conseguenze della vita reale.

 

Dove cazzo è finita la “favola di Cappuccetto Rosso e la lezione da cogliere “nel LUPO VESTITO DA NONNA”?!?!?

Che cosa penseresti se il personaggio della favoletta “non si sentisse libero di arrabbiarsi” perchè CONVINTO CHE SIA UN’EMOZIONE NEGATIVA e bla bla bla?!?

 

Direi che saper distinguere il lupo dalla nonna, non è poi qualcosa di così insignificante… specie se voglio sentirmi “Libero” di girare nei boschi dove “tutti gli animali” lo fanno!!

 

Come non lo è capire che CONSIDERARE LA RABBIA UN’EMOZIONE NEGATIVA, non è intelligenza, ma ignoranza emotiva!

 

Se si tratta di sconosciuti, sfanculi e adios… ma quando si tratta di “legami importanti”, la questione si complica e paradossalmente diventa molto piu’ importante DISTINGUERE LA PERSONALITA’ DEGLI INDIVIDUI CON CUI INTERAGISCI…

La puoi decodificare anche “imparando a leggere la modalità di interazione” che dimostrano, ma tutto, a conti fatti, dipenderà dal reale prezzo che sarai intimamente disposto a pagare… perchè ogni cambiamento ne comporta uno.

 

Meglio pagarlo per fare in modo CHE ALMENO SIA UN MIGLIORAMENTO per se stessi NO?!

 

Fino al giorno in cui si smetterà di “considerare dalla parte dei BUONI” chi SOLLEVA DALLE RESPONSABILITA’ (e magari baiocca di consapevolezza e intelligenza emotiva) sulla propria personale lavagna dicotomica… e da quella dei CATTIVI chi “aiuta a rimettere le mani sul PROPRIO POTERE DI MIGLIORARE” e si sente libero di “esprimere QUALSIASI EMOZIONE”, si farebbe bene a tirar su bene le antenne…

 

Per fortuna, c’è ancora qualcuno disposto “a fare in modo che questa cosa possa continuare ad avvenire”, pagandone un prezzo OGGI, diventato qualcosa di proporzionale al degrado sociale in cui si è immersi… e qui da noi, attualmente, è francamente UN DISASTRO!

 

…e proprio per questo motivo, se ci rifletti, è fondamentale “essere resilienti” e non mollare… perchè mai come nei momenti socialmente difficili, l’arte dell’imparare e dell’insegnare VA PROTETTO E ONORATO…

 

…indipendentemente dal prezzo da pagare, che spesso è rappresentato da “quell’enorme zavorra” che qualcuno si porta appresso, e che cerca di sbolognare su qualche bisognoso poco accorto per “limite personale”, o per un periodo difficile che sta attraversando.

 

-Sergio-

 

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