Ma lo sai che una redbull contiene la stessa caffeina di 17 caffè?!?

Ciao, sono Sergio, stamattina mi sono preparato una bella ciabatta con la soppressa veneta, aglio orsino e Redbull!

Dopo circa due anni, ho deciso di interrompere il “mio silenzio dai blog in cui scrivo” per uno spunto che mi ha rapito facendo colazione.

Da una trentina di anni dedico una grossa fetta dei miei studi a salute e benessere, insegno il mitico “kung fu cinese”, e sono attualmente focalizzato alla stesura di un libro a tema “caregiving per pazienti oncologici”.

Ma è solo dopo una carinissima conversazione avuta in questi giorni, e l’ultimo libro di un noto chimico divulgatore scientifico che seguo da anni, che il tema “terrorismo delle informazioni” mi ha particolarmente stuzzicato…

Così eccomi qua…

Prima di tutto, durante la conversazione a cui ho fatto riferimento, si parlava di “terrorismo/allarmismo” messo in atto dai politici.  Ad un’osservazione più rigorosa, ha fatto seguito un mio personalissimo parere per cui in realtà il vero terrorismo sia di natura mediatica… ma è necessario capire meglio cosa ci stia dietro.

E’ indiscutibile che “da sempre” esista la cosiddetta “propaganda politica”. Non si tratta di destra o sinistra, ma del tentativo di andare ad accalappiarsi il consenso di un certo target di popolazione!

Personalmente considero fortemente marginale l’impatto di natura terroristica della politica, la vedo più che altro come “una ricerca di consensi andando a pescare nell’opinione pubblica, e mirando ad un pubblico particolarmente responsivo ad alcuni temi”!  In poche parole: banalmente si “approfittano e cavalcano l’emotività e la creduloneria media del popolo”. (un effetto allarmante più marcato, avviene esclusivamente in funzione della credibilità di cui gode la politica…e quella attuale italiana, diciamo che non desta certo preoccupazioni a tal riguardo!)

E’ proprio sulle persone che, secondo me, andrebbe invece indagata la questione!

Questa particolare fase storico sociale, grazie alla rete ha dato vita e forma al fenomeno “degli informati”. Al netto che informarsi sia sommariamente cosa buona, il problema vero nasce dall’atteggiamento con cui lo si fa.

La maggior parte delle persone, intercetta o cerca le informazioni, in funzione quasi esclusiva di ciò che crede o meno al netto di reali competenze estremamente limitate. Questo, ipersemplificando, da origine al fenomeno dell’analfabetismo funzionale attraverso l’espressione di una marea di bias cognitivi. Qualora l’atteggiamento sia quello presuntuoso condito da un pizzico di arroganza, la mente della persona rimane inchiodata nel primo picco della curva del Dunning Kruger effect, ed una vera e sufficiente competenza per comprendere scientemente l’argomento, non verrà MAI raggiunta!

Questo tipo di fenomeno è al centro della speculazione sulle informazioni che i media mettono da anni costantemente in atto… per sopravvivere o per lucro più o meno spudorato.   In altre parole: non è che manipolino “le menti delle persone”, semplicemente ne sfruttano le caratteristiche più profittevoli (per loro!). Maggiore è questo tipo di “domanda del mercato delle informazioni”, maggiore sarà il volume di affari per “i signori della comunicazione”. L’unica cosa ad essere manipolata è la struttura delle informazioni ed il modo in cui vengono riportate. (Tendenzialmente per avere un certo impatto emotivo)

Assodato questo, è tuttavia VERO che avvenga una sorta di terrorismo, ma da parte soprattutto di chi “gode di una certa credibilità”.  Ovvero: “chi sostiene ciò che conferma quello che crediamo (e ci fa paura), ed in più rappresenta una qualche autorità in materia”. (se lo sa lui che è un esperto, deve per forza essere vero!)

Si parla di salute?   Chiaro che il parere di un medico o una figura di rilievo in tal senso, ha sicuramente una credibilità diversa da quella di un operaio semi alcolizzato che sputtana 3/4 del suo stipendio al bar!

Il guai sono due:

  1. “il principio di autorità” è qualcosa che NON ESISTE in ambito scientifico (e gli “Uomini di scienza lo sanno bene!)
  2. La persona comune “ha bisogno di certezze”, non delle statistiche e probabilità con cui si esprime la scienza.

Quando una qualsiasi figura scientifica si “erge ad autorità” e “si prodiga in certezze”, l’unica cosa certa è che lo stia facendo per fini che, con la scienza, non hanno nulla a che vedere!

Il farlo impattando su persone poco competenti e che sono costrette all’esclusivo “credere”, denota anche una sostanziale mancanza di ETICA. (a tal proposito puoi leggere vari articoli a tema CREDENZE… che trovi QUI)

Vuoi veramente “guadagnarti un certo grado di libertà” e saperti difendere da questo “presunto terrorismo”? Semplicemente STUDIA!   Cerca di approcciare alle informazioni a “mente aperta” in modo autentico, armandoti dell’umiltà necessaria a mettersi in discussione, e dell’indispensabile volontà e determinazione che ti permetterà di trasformare le informazioni in reale competenza! NON ESISTONO SCORCIATOIE! Le semplificazioni sono utili, ma anche un terreno molto insidioso in cui avventurarsi… specie se si perde di vista la realtà per cui è grazie “proprio a quelle” che da inesperti si riesce a capire! Se le competenze in gioco non sono le nostre, significa che sono di chi ha semplificato! Quando non ne teniamo conto, è solamente perchè, in fondo, adoriamo sguazzare irresponsabilmente nel mare della banalità… dove si sta a galla anche senza saper nuotare veramente.

Ma entriamo nell’episodio dei famigerati 17 caffè contenuti in una lattina di redbull.

Il vero terrorismo “lo facilitiamo noi”… con l’ignoranza!

Era settembre del 2019… ero andato in scooter a comprarmi un paio di scarpe eleganti per il matrimonio a cui ero stato invitato per la sera, e sulla via del ritorno mi ritrovai protagonista di un bell’incidente del cazzo.   Ripresi conoscenza dopo circa un’ora dal botto, mentre l’ambulanza stava per raggiungere l’unico ospedale che in quel periodo aveva il pronto soccorso disponibile… (abito in una località turistica, ed un settembre particolarmente caldo aveva prolungato la stagione facendo collassare puntualmente il traffico!)

Appena recuperato uno stato cosciente, cercai di realizzare cosa fosse successo, e man mano che mi rendevo conto dell’accaduto, la mia proverbiale lucidità mentale si crogiolava in una paradossale e goduriosa “analisi di ciò che stava succedendo nel mio corpo”!  Vedevo perfettamente due buchi nella gamba destra, e da fanatico delle capacità della mente umana mi stavo “godendo il momento”… il sistema difensivo a seguito di qualche trauma, fa si che il dolore a caldo sia parzialmente o totalmente anestetizzato! Sapevo che nel giro di qualche ora o giorno al massimo, il prezzo da pagare per quel buco in zona tibia, e quello sul malleolo esterno, sarebbe arrivato con tutta la sua “dolorosa espressione”. In quel momento, tuttavia, la sofferenza era minima, stavo tenendo una costante ed allegra conversazione con due infermiere ed una dottoressa intenta a formulare l’anamnesi della mia condizione clinica.

Mi venne chiesto cosa ricordassi (un cazzo!), se mi faceva male (sentivo, ma per me “il male è qualcosa di molto diverso”!), e nella serie infinita di domande, appena mi accorsi che si stava tentando di “distrarmi” per poter disinfettare e suturare la ferita, me ne uscii ribadendo di procedere  serenamente con ciò che dovevano fare… perchè il dolore percepito “per me non era un problema”!

Mi venne chiesto cos’avevo mangiato, e come oggi, risposi che mi ero gustato una delle mie fantastiche ciabatte con la soppressa veneta e bevuto un redbull.

Non l’avessi mai detto!!!!

– “ma lo sai che quelle bevande fanno malissimo?!?”

Beh, risposi, non più di altre bibite zuccherate… anzi! La quantità di zuccheri che contiene è inferiore a quella di una qualsiasi lattina di cocacola o altra bibita! (Per inciso: non me l’ero inventato!! Lo sapevo perchè seguendo il chimico di cui ti ho accennato, essendo un professore  e un ottimo divulgatore scientifico, ricordavo perfettamente il video dell’esperimento con cui aveva analizzato la quantità di zuccheri nelle varie bibite dolci comunemente più consumate!)

– “Non è vero!”  Riprese… ” e poi non lo sai che in quella bevanda c’è la stessa quantità di caffeina contenuta in 17 caffè?!?!?” 

Scoppiai a ridere… pensando che “la persona in camice” stesse scherzando… o fosse stata presa da un’improvviso raptus da “mammina pancina”, e vedendomi come una sorta di “figlio incosciente” se ne fosse preoccupata!   Mi resi conto velocemente che non solo non stava scherzando, ma era “ignorante e presuntuosa” come pochi! (riguardo l’argomento in discussione, sia chiaro!)

Replicai: “a dire il vero temo che sia lei a NON SAPERE… ma le basta prendere in mano una lattina e leggere la tabellina dei contenuti per risolvere il problema”!

Apriti cielo!!!    “Lo stronzetto  saputello che vuole spiechareh alla tottoressah espertah” cosa ci sia dentro una bibita o dare lezioni sulla salute… Non so dirti se avessi in vena qualche farmaco che mi rendeva un po’ più disinibito del solito… Sono una persona piuttosto diretta, ma in quel frangente mi resi conto solo in un secondo momento di essere a “briglie sciolte”!

Tra l’altro, presumo che avessimo più o meno la stessa età “anagrafica”… solo che a differenza sua, io sembravo suo figlio!  Questo potrebbe averla ingannata o messa a disagio… dopotutto, si tratta presumibilmente di “esclusivi fattori genetici” su cui non possiamo incidere con lo stile di vita che adottiamo! ;P.  Me ne feci una ragione velocemente, e smisi di replicare… contenta lei, contenti tutti!

Ed eccoci al punto: stiamo parlando di “un medico”, probabilmente madre, leggermente affetta da ansie immotivate (se non per l’ignoranza da cui scaturiscono e dalle credenze con cui divengono una solida e vitale convinzione!).

Io, una persona che “ama anche discutere”, che sa distinguere perfettamente tra l’informarsi e l’acquisire competenze, che si occupa di apprendimento da 30 anni e che riesce (anche per questo) ad inquadrare alcuni bias con una certa disinvoltura. Ma facciamo finta che le mie competenze non esistano…

Atto di umiltà palese, e andiamo a verificare cosa cavolo contenga questa “bibita degli inferi”…!

Al netto della quantità di Taurina (sostanza di cui ti invito a leggere qualcosina cliccando QUI) piuttosto ridicola, (tra l’altro notevolmente ridimensionata nei primissimi anni di distribuzione del prodotto, insieme a quella della caffeina) proviamo a leggere quanto principio attivo del caffè vi sia contenuto: 32 mg / 100 ml. Essendo 250 gli ml di bibita, si tratta di 80 mg di caffeina per lattina.

Consultando la tabellina degli ingredienti, vediamo inoltre che per ogni 100ml di redbull, assumiamo 11 grammi di zuccheri (“liberi”… a tal proposito, anche le linee guida aggiornate stanno iniziando a parlare di “zuccheri liberi”… perchè sono quelli a dover essere presi in esame quando si parla di salute, riferendovisi con impiego “moderato”!).

In una lattina intera da 250ml, gli zuccheri sono 27,5 grammi. Chiaro?

Molto bene… andiamo a vedere quanto cavolo di caffeina ci deve essere in un caffè!!! Quelli della dottoressa, SE HA RAGIONE dei “suoi numeri” ne dovrebbero contenere un diciassettesimo: 4,7 mg!
Attraverso una lunga ed estenuante ricerca in rete durata ben 15 secondi (compresa la lettura), scopriamo che, in linea di massima, un caffè espresso contenga circa proprio la quantità di caffeina di una lattina intera di Redbull!  Buttacaso, alcuni slogan pubblicitari lo evidenziano pure… ma la dottoressa “non si fa certo ingannare dalla pubblicità”!!

Alcuni caffè ne contengono anche di più, ma teniamo per buono questo 80mg…      Un caffè, NON 17!!!       Chiaro?!?

Si è parlato molto anche della questione “taurina”, e del mix tra le due sostanze con relativi effetti su chi ne fa uso… Personalmente, al netto di quanto puoi leggere nel link che ti ho messo poche righe fa, onestamente ne sento un certo “effetto spinta” limitatamente ai lunghi viaggi in auto in cui mi aiuta a rimanere sveglio, ma solo se bevo caffè e redbull insieme! (Dalle mie parti, qualcuno ha provato anche a farlo con la moka!!!).  Se bevo solo la bibita, al di la di un parziale e blando “brio” per un paio d’ore, onestamente non riscontro nessun effetto di rilievo. Soprattutto da quando ho preso l’abitudine di bere uno o due caffè al giorno (casi in cui, di solito evito di bere redbull o cocacola). Faccio una certa fatica a dormire la notte, quella si, nei rari giorni in cui mi capita di bere un caffè, una redbull e una cocacola nell’arco delle stesse 24 ore.    Tuttavia, avendo una mente che “di suo” si attiva veramente con poco, ed avendo passato anni piuttosto densi da questo punto di vista, non so dirti quanto “tali sostanze” siano direttamente coinvolte con quell’effetto!        Su una cosa ho invece una certa consapevolezza: ingurgitando cocktail di taurina e caffeina tendo a parlare molto… PROPRIO COME QUANDO NON NE BEVO!  (Hahahhaha)

Ingigantire con allarmismo i presunti effetti malevoli  di questa bibita trovo sia decisamente fuori dalle righe.  Se ci fai caso, si tratta di effetti MAI BEN DEFINITI… e se qualcuno li definisce, di solito ripete a pappagallo qualche “effetto dichiarato dai claim pubblicitari” o parla di fuffa!   Si tratta sempre di effetti NON DIMOSTRATI, anche perchè se lo fossero, verrebbe dichiarato con qualche disclaimer PER LEGGE! …ad esempio, viene sconsigliato “in via precauzionale” ai bambini piccoli e alle donne in gravidanza. Ma più per questioni legali, che per qualche motivo statisticamente legato alla salute!

A questo punto, non rimane che indagare la questione zuccheri!!!!  Forse la dottoressa, alludeva ai loro effetti sulla salute!  Fatto salvo patologie diabetiche o metaboliche, ancora una volta “tutto quell’allarmismo” non trova nessun riscontro in qualcosa di realmente pericoloso.  Vediamo insieme…

E’ la tabella nutrizionale che ho fotografato direttamente da una delle lattine di cocacola da 330ml che ho nel frigo. (SI!! sono un incosciente e pazzo fuori di testa… perchè OGNI TANTO mi faccio o mi prendo una pizza e adoro berci dietro una Coca!)

Ma guarda un po’… zuccheri: 10,6 g ogni 100ml di bevanda… contro gli 11 g della Redbull!  La quantità di zuccheri contenuti vediamo che è più o meno quella, con la differenza che la concentrazione è leggermente a favore della cocacola… ne ha o,4 g in meno ogni 100ml bevuti.

Peccato che UNA LATTINA di coca, sia 330ml contro i 250 della redbull. Di conseguenza, riferendoci al contenuto di UNA LATTINA, con la redbull (come anticipato) assumiamo 27,5 grammi di zuccheri; con la cocacola o un altra bibita (generalmente le quantità sono più o meno quelle per diverse ragioni di produzione, conservazione etc) i grammi sono 35!      C’è anche scritto senza misteri!!!

Va da se, che dal punto di vista nutrizionale, tutto sto allarmismo OSCENO (specie se arriva da un camice o una figura che beneficia di una certa autorità) ha rotto un po’ i coglioni!

La cosa che tuttavia dovrebbe trasparire, è che SE INDAGO CORRETTAMENTE LE INFORMAZIONI (in questo caso sono palesemente dichiarate!), e ci ragiono con un pizzico di umiltà e volontà, i vari allarmismi su cui media e politici lucrano (MA ANCHE CIARLATANI E FUFFARI VARI!) smettono di rappresentare una leva emotiva sufficiente per poterci manipolare!     CHIARO?

Ma occhio! Perchè se un tipo di informazione inizia ad essere ridondante, e bombarda la nostra mente senza sosta, ad un certo punto è possibile che quella cosa inizi ad essere percepita inconsciamente PER VERA!     Di sicuro, rimanendo esposti a lungo ad alte dosi di info martellanti, CI SI AVVELENA LA MENTE E LO STATO D’ANIMO.

Il fatto che alcune propagande del marketing abbiano diffuso la falsa percezione che alcuni alimenti siano VELENO, è piuttosto risaputo nell’ambiente comunicativo. (Ricordo che quando si parla di veleni, è necessario riferivisi considerando DOSE ed ESPOSIZIONE) La cosa che personalmente mi disturba di più, è quando “una persona che gode di credibilità per l’autorità che gli viene riconosciuta da un titolo” si rivela “un paladino più o meno inconsapevole” di queste strategie di marketing!  Che si tratti del medico di un pronto soccorso, di un politico, di un insegnante o di un genitore, il discorso non cambia!  

E’ proprio per questo, tra l’altro, che esistono commissioni etiche incaricate di normare l’approccio delle figure in grado di influenzare gli altri attraverso la propria autorità.   Dovrebbe essere una semplice questione “di coscienza”, ma lasciamo stare… (o mi innervosisco)

Prima di cercare “un colpevole” per tutto l’allarmismo a cui ci si sente esposti, la cosa più intelligente da mettere in atto, è cercare di indagare quantomeno “come mai ne veniamo toccati”… i casi sono solo due:

  1. non ne sappiamo o capiamo abbastanza
  2. ne sappiamo e conosciamo, ma siamo suscettibili a quel messaggio o “all’eccessivo bombardamento”

Nel primo caso la soluzione è : studiare e cercare di capirne il più possibile

Nel secondo è: imparare a gestire meglio i nostri stati emotivi, alzare il nostro livello di consapevolezza, e porre “dei limiti sani” ai messaggi allarmistici con cui entriamo in contatto!  Smantellarli espone al dover fare i conti con la legge di Brandolini o vere e proprie sfiancanti missioni di debunking che solo in pochi sono disposti ad affrontare… ma chiudere il rubinetto delle orecchie, o smettere di leggere qualsiasi minchiata spacciata per oro colato, è qualcosa che possiamo fare SEMPRE e con una certa FACILITA’.

Il fatto che un’informazione “ci dia ragione” o ci confermi il nostro stato d’animo, è spesso un segnale d’allarme da non trascurare, perchè indica il trovarci nel pieno della propria comfort zone… e quando non si è realmente esperti di un argomento, la fregatura è quasi sempre dietro l’angolo.  E’ infatti accollandoci il prezzo di uscirne che apre le porte a qualsiasi crescita personale… e tale prezzo è buttacaso espresso “in disagio”.  (se ti va ne parlo QUI)

 

 

 

 

  – Sergio –

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